AttualitàPersonaggi

Parlare per immagini: la comunicazione di Fabio Berg

“Perché è così che ti frega la vita.
Ti piglia quando hai ancora l’anima addormentata e ti semina dentro un’immagine,
o un odore, o un suono che poi non te li togli più.
E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi.
E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri
da quell’immagine, da quel suono, da quell’odore. Alla deriva.”

Alessandro Baricco

con questa poesia, iniziamo un viaggio tra descrizione e scatti, di un fotografo, navigatore ex-olimpionico, nel pattinaggio su ghiaccio: Fabio Berg.

Il poliedrico artista, originario di Rimini, ora, marito e papà di una fantastica bimba, dagli occhi color mare, appare un uomo riservato, umile, ma, presentatomi da un’amica, ho confermato quante esperienze serba: solitamente, sono i più silenziosi ad aver molto da dire.

La sua carriera come fotografo inizia nel 1988, con l’esigenza di documentare i suoi viaggi in India e Nepal, compiuti con gruppi di alpinisti.

L’invenzione della fotografia digitale avvicina Fabio alla dimensione storica, rievocata con scatti e personaggi attuali, e al ritratto, in più generi e mai volgare.

Ecco, con una Kodak dell’epoca, due immagini del deserto libico, nel 1995:

 

 

 

 

 

 

 

 

Mi ha raccontato della sua traversata dell’Oceano Atlantico. Prossimo sogno? Quella del Pacifico!

 

 

 

e la sua incantevole consorte, Natasha Guarnieri, conosciuta nell’ambito dello shooting per modelle:

 

 

Appassionata di scatti, in particolare con l’analogico, mi piacerebbe condividere con lui e con voi, le emozioni di una semplice macchina fotografica, ma gestite con l’occhio di colui che l’arte la conosce.

Una dedica a questo, ormai, pavese, e, se avete domande, sarà ben lieto di rispondervi.

 

 

 

 

Lascia un commento