Due Chiacchiere con l' Arte

Stalking-La gabbia di Antonio Russo

Biografia:

Dr Antonio RUSSO nato a Tricase il 07 marzo 1970, residente a Maglie (Le) in via Don beniamino Raino nr. 18 , impiegato statale,

°    esperto in ascolto e sostegno Vittime

o   Diploma di perito elettronico

o   Laurea Honoris Causa in “Scienze Sociali” – Accademia Santa Fides – 24.06.2017
o   Laurea triennale in “ Scienze Politiche e Relazioni Internazionali “ – Università degli Studi Niccolo’ Cusano – 25.10.2017.

o   Master I Livello “ Criminologia e Sicurezza temporanea” –  Università degli Studi Niccolo’ Cusano -13.11.2018

o   Master 1 livello “ Sociocounselling nutrizionale” – Approccio olistico per esperti sociali della nutrizione consapevole – rilasciato da Associazione sociologi italiani – 13.05.2020

 

  • Corso con attestato di competenza in “ Analisi e crimini violenti discutendo l’elaborato “ Il fenomeno Stalking “ , in aiuto e in ascolto vittime.
  • Certificato riconosciuto da Accreditation Training “ Criminal Profiling Stalking e Femminicidio”.
  • Attestato di frequenza al corso di “ Criminologia on line “– con tesina sullo “ STALKING

 

  • Autore e scrittore del libro dal titolo “ Stop allo Stalking…Come difendersi” – 2017;
  • Autore e scrittore del libro dal titolo “Stalking – La Gabbia” con la casa editrice – I quaderni del Bardo  – ed. 2018;

 

PREMI E RICONOSCIMENTI

 

  • Menzione Speciale “ nel concorso letterario della casa editrice “Meetale” al concorso “ Stop alla violenza “, con il saggio dal titolo “

Stop allo Stalking, come difendersi”, “ le parole, il cuore, le idee per  fermare la violenza (25.11.2016);

  • Menzione d’Onore “, nel concorso letterario “ Citta del Galateo “ con il saggio “Stop allo Stalking…Come difendersi”, premiato dal Candidato al Nobel per la Pace Cav Hafez HAIDER (30.09.2017).
  • Concorso letterario “Citta’ di Battipaglia 2017”, finalista, classificatosi al 3 posto con il libro “Stop allo Stalking – come difendersi”;
  • Premiato il 17.01.2020 come Eccellenza Salentina dall’Associazione culturale di promozione sociale HORAH – premio de “IQDB!”.
  • Volontario nella International Human Rights Commission!
  • Fondazione Internazionale Papa Clemente XI -Albani, nominato il 25.02.2021, “ Membro d’Onore”, per “i valori accademici ed umani e per i meriti eccezionali che competono nella sua illustre persona”.

°  25 novembre 2021 Comune di Maglie (Le) –   riconoscimento per l’impegno

Costante e continuo contro la Violenza sulle Donne

Autore della pubblicazione Stalking la Gabbia edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno (2018)“Stalking, la gabbia”: presentazione del saggio di Russo Eventi a Lecce
Questo saggio non è solo un progetto editoriale, ma anche un esempio chiaro di impegno politico e non partitico, perché – indipendentemente dal tipo di ideologia – la classe politica intera dovrebbe impegnarsi per debellare la nuova piaga del XXI secolo: lo stalking. Se ne parla ma non approfonditamente, né con l’intenzione di trovare una soluzione definitiva. Ci sono le leggi ma, a volte, anche queste sono eluse e sminuite, liquidando il problema con una multa in denaro, o un ammonimento. Antonio Russo, invece, con l’esperienza e con le conoscenze adeguate ha scritto una proposta di modifica di legge che desidera presentare in Parlamento, proprio  perché, dopo anni di attività sul campo ha compreso appieno quali sono gli ostacoli, quali i limiti e quali le opzioni per superare tutte le  “barriere” burocratiche e non solo sulla questione sociale più scottante che tocca pesantemente centinaia e centinaia di donne. Attraverso un’attenta analisi Russo ha compreso come migliorare la legge del 2009 e renderla più adatta, veloce e in grado di difendere realmente le donne.

Perché un uomo scrive e si fa portavoce di un fenomeno così ormai sempre più diffuso e scandaloso come la violenza sulle donne?
Sono autore e scrittore del saggio dal titolo emblematico “ Stalking la Gabbia”. Il titolo stesso è indicativo ed esplicativo del “disagio” che vive una vittima di stalking. Questa è infatti costretta a “fuggire” dal cacciatore che la bracca come una preda, la obbliga a cambiare abitudini, numero di telefono, indirizzo e-mail, abitazione, automobile, a controllarsi costantemente le spalle, a temere e guardare con sospetto persino ciò che “normalmente” non costituirebbe una minaccia, come un regalo, un messaggio, una telefonata. La perseguita fino allo sfinimento, fino a quando non cede e, inerme e sconfitta, cade ai piedi del proprio persecutore. Ancora peggio, il reato di stalking è sottovalutato perché non se ne comprendono appieno le conseguenze.
Il saggio cosi come il mio continuo e costante impegno non è solo un progetto editoriale, ma anche un esempio chiaro di impegno politico e non partitico, perché – indipendentemente dal tipo di ideologia – la classe politica intera dovrebbe impegnarsi per debellare la nuova piaga del XXI secolo: lo stalking.
Se ne parla ma non approfonditamente, né con l’intenzione di trovare una soluzione definitiva e, intorno alla tematica c’è’ troppa ipocrisia perché se né parla e se ne’ ricorda solo nelle fatidiche date ma la VIOLENZA Non va in vacanza è 365 giorni all’anno.
Ci sono le leggi ma, a volte, anche queste sono eluse e sminuite, liquidando il problema con una multa in denaro, o un ammonimento.
Lo scrivente, con l’esperienza e con le conoscenze adeguate, proprio dalla già esperienza  ventennale nell’Arma dei Carabinieri, mi ha fatto conoscere molte realtà tipiche: rapine, furti, scippi, omicidi, sinistri stradali mortali, maltrattamenti in famiglia, lesioni in famiglia e, purtroppo anche il fenomeno dello “stalking” argomento che mi ha sensibilizzato da subito, sin dall’entrata in vigore della legge nel 2009, nata per difendere le vittime di atti persecutori. Purtroppo la testè legge ha mostrato agli operatori le sue lacune.
Quindi avendo proprio prontezza della legge, vedendo le numerose difficoltà nell’applicarla,  nel difendere la vittima dallo stalker è cresciuto il desiderio di prepararmi sul tema della violenza. Nel corso degli anni, ho conseguito un’esperienza sul campo, diversa dalle scuole e dai libri, insuperabile, nell’attuazione e nell’applicazione delle varie leggi.
La Violenza sulle donne è la piu vergognosa violazione dei diritti umani e forse nessun risultato è stato fin qui raggiunto e, lo dimostrano i numeri che sono spietati, dove il 44,6% dei casi la vittima aveva precedentemente denunciato il suo carnefice, il suo stalker, il suo orco senza ricevere protezione adeguata.
Benché   non   esistano   ancora   dati   concreti   sulla   portata   del fenomeno, è quasi certo che il numero delle vittime di questo tipo d’intrusione violenta nella vita privata – vittime perseguitate, terrorizzate e talvolta anche aggredite fisicamente o psichicamente è in costante aumento.
È imperativo e urgente trovare una soluzione per tutte le persone a rischio e, addirittura, per gli stalker, i quali vanno assistiti. È un dovere premurarsi di chi, attraverso telefonate, sms, e-mail vuole dimostrare segni di affetto che, tuttavia, si trasformano in vere e proprie forme di persecuzione limitando la libertà della vittima, violando la sua privacy e giungendo perfino a spaventarla.
Ha una proposta un’idea di come si potrebbe ridurre il problema
Ho scritto una proposta di modifica di legge che ho presentato a piu parlamentari, proprio  perché, dopo anni di attività sul campo ha compreso appieno quali sono gli ostacoli, quali i limiti e quali le opzioni per superare tutte le  “barriere” burocratiche e non solo sulla questione sociale più scottante che tocca pesantemente centinaia e centinaia di donne.
  «Ragionare, dibattere, scrivere di stalking è necessario, anzi indispensabile, la legge che avrebbe dovuto permettere di superare lo stalking non è pienamente adeguata. Ne serve una rivisitazione, che preveda la creazione di un’efficace rete di assistenza psicologica, economica e legale per liberare soprattutto le donne e i bambini dalla violenza.
Anche l’introduzione il 09 agosto 2019 del codice rosso (si tratta di un provvedimento volto a rafforzare la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere, inasprendone la repressione tramite interventi sul codice penale e sul codice di procedura penale), che mira a garantire maggiore tutela alle vittime di violenza domestica e di genere, non ha avuto l’effetto desiderato.
Un problema diffuso da anni se non da secoli quello del predominio sulla donna secondo lei questione di cultura religione o educazione?
Sicuramente il problema della violenza sulle donne è culturale, patriarcale perché non va dimenticato che la Violenza è sempre esistita sin dal Medioevo per arrivare al delitto d’onore e ai giorni Nostri. Ritornano le classiche frasi mediEvali “ TU SEI MIA, NON SEI DI NESSUNO, DOVE VAI SENZA DI ME, NON VALI NULLA” perché l’uomo Non accetta la separazione del rapporto, diventa come un lutto al di là del ceto sociale. A tal proposito riporto una delle tante frasi che mi hanno colpito piu’ di tutte di una vittima di violenza domestica:
“ Quando si è vittime, si resiste sempre fino allo sfinimento fisico e intellettuale. Ci si annulla, ci si isola, ci si ammala e, sempre, ci si considera sbagliate e in torto”. La drammaticità di questa riflessione fa capire quanto sia necessario e urgente intervenire. In primo luogo culturalmente. La vittima si sente e vivi in una GABBIA!
Ci vuole maggiore supporto alle vittime, un intervento in grado di affrontare la vera emergenza italiana, il “ VIRUS LETALE – LA VIOLENZA SULLE DONNE” che, ancora oggi pur avendo il coraggio di denunciare non hanno fiducia nello stato e nell’istituzioni.
I bambini e le famiglie meritano maggiore attenzione e rispetto del diritto di difesa, dei diritti umani
Purtroppo ben altro bisognerà fare per tutelare le vittime di violenza di genere, “Le grida di molte vittime cadono nel silenzio”.
Il femminicidio è una realtà quotidiana che non deve passare attraverso alcun cavillo politico. Dev’essere combattuto e condannato.

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