2022 troppi chissà per il nostro futuro.

Credo che da ragazzi , parecchi di noi si ricordano la famosa trasmissione lo Zecchino d’oro condotta dal bravo Cino Tortorella, nella quale c’era una canzone che come ritornello c’era “Chissà chi lo sa?”, frase che tutt’oggi è molto ricorrente. Chissà cosa ci riserverà questo 2022 in merito a questa maledetta pandemia che sembra non finire mai e che ci costringe a vivere con mille limitazioni e con mille paure. Chissà cosa farà il nostro governo in merito al gravissimo problema del lavoro giovanile che continua ad essere una chimera per tutti. Chissà chi sarà il  nuovo presidente della repubblica e chissà  quale autorevolezza avrà davanti  ad un’ Europa sempre più assente e vacillante. Chissà cosa sarà di noi stessi, dei nostri famigliari, della nostra salute, del nostro lavoro? Chissà cosa sarà del nostro tenore  di  vita sempre più ridotto e limitato dalle continue tasse e dai continui aumenti . Chissà cosa ne sarà della nostra felicità, concesso che di tale si può parlare. Chissà se sapremo adattarci in questa vita che ogni giorno che passa ci presenta sempre nuove problematiche spesso insormontabili. Chissà se la nostra fede ci saprà sorreggere e darci l’ energia mentale e fisica per andare avanti. Chissà se, anche lentamente, saremo in grado di riprenderci quella gioia di vivere che , siamo sinceri. abbiamo tutti un po’ perduto. Chissà se riusciremo a godere delle piccole ma grandi soddisfazioni che  la vita ci dà e che troppo spesso non siamo più in grado di apprezzare come meritano. Chissà, soprattutto, se sapremo tornare in pace con noi stessi senza deprimerci con incubi, paura e inimicizie continue per regalarci qualche pausa di serenità interiore. Chissà se il Signore vorrà concederci ancora la sua assistenza  rendendo questo 2022 vivibile e proficuo. Chissà, infine, se saremo capaci di superare tutti i danni che questa odierna società ci propone con quasi malvagità . In effetti ci sono un po’ troppi chissà, ma la vita, come tutti ben sappiamo è una grande incognita, proprio perchè nessuno può  immaginare come sarà il proprio futuro. Bisognerebbe pensare positivo, ma a molti fin difficile.