Domani, sabato 18 dicembre alle ore 10 la Diocesi di Pavia festeggerà due nuovi diaconi: Riccardo Cambisio (originario di Lungavilla, ha 25 anni) e Daniele Sacchi (42 anni, originario di Bereguardo) verranno ordinati diaconi durante la celebrazione presieduta dal Vescovo di Pavia, Mons. Sanguineti che si svolgerà in Cattedrale. Il diaconato che riceveranno Daniele e Riccardo sarà “transeunte”, ovvero di passaggio: per i seminaristi che aspirano al sacerdozio ministeriale, infatti, il diaconato è una meta importante ma ovviamente non definitiva.“La questione ora si fa spessa – dice sorridendo Riccardo, 25 anni, originario di Lungavilla -, l’aspetto sacramentale porta ad avere una coscienza sempre più piena di quello che è il dono e il compito che il Signore ci dà. Ci vuole consapevolezza e una certa attitudine: si aprono gli spiragli del Ministero e quello che conta a mio avviso sono le persone, il popolo di Dio che il Signore ci affida. In questo momento sto sentendo molto la vicinanza delle persone, il loro sostegno e il loro affetto: lo sento alla parrocchia del Santissimo Crocifisso e all’oratorio dal parroco don Pelosi, dagli adulti, dai ragazzi, dalle suore e dagli ospiti di Casa Betania che mi trasmettono ogni
“Essere diacono è un momento fondamentale perché significa innanzi tutto conformarsi a Cristo Servo – commenta Daniele -: nessun sacerdote potrà mai essere santo e dare una testimonianza di vita coerente se dimentica questa caratteristica essenziale del proprio Ministero”.
Di fatto, la teologia e la liturgia propongono al diacono tre tipi di servizio: della Parola, dell’Altare e della Carità; i due diaconi saranno quindi chiamati ad annunciare la Parola di Dio nella Santa Messa con la proclamazione del Vangelo e con l’omelia, serviranno alle celebrazioni eucaristiche e si dovranno dedicare all’aiuto materiale a poveri e bisognosi per servire Cristo
giorno un senso di affetto, di benevolenza e di accoglienza. In sintesi, penso che in alcuni ambiti come la liturgia sia necessario rispettare i formalismi perché è un servizio che prima di tutto facciamo al Signore e non c’è posto per le nostre velleità, ma nei rapporti umani evito sempre distacchi anche perché penso che non ci servano trespoli; dobbiamo viaggiare con l’umanità e non fare diventare il nostro ministero uno schermo. Lavoriamo per una meta a cui dobbiamo arrivare tutti insieme”
L’ordinazione diaconale verrà trasmessa interamente in diretta dal canale YouTube della Diocesi di Pavia.
fonte diocesi di Pavia