Cultura e Musica

Una passeggiata a Biella

L’itinerario pedonale parte dalla Piazza del Duomo, nel cuore di Biella Piano. Qui possiamo ammirare la Cattedrale di S. Stefano (Duomo), il Battistero romanico e il Campanile di S. Stefano, anch’esso romanico, residuo della precedente Chiesa di S.Stefano abbattuta nel 1872. Alle spalle del Duomo, affacciata sulla centralissima Via Italia, via dello shopping e delle passeggiate in città, la Chiesa della Trinità.
Dalla Piazza del Duomo, pochi minuti a piedi conducono alla panoramica funicolare che unisce Biella Piano a Biella piazzo, il borgo medievale cittadino.
L’uscita della Funicolare ci conduce in Piazza Cucco, dove si può ammirare la pregevole Casa su travi in legno, di epoca tardo medievale, e casa Vialardi, costruita nel 1300, oggi istituto scolastico. Svoltando a destra, dopo aver attraversato la Porta della Torrazza si raggiunge un punto panoramico sulla città. Svoltando a sinistra, ci si dirige invece verso il cuore del borgo, Piazza Cisterna, su cui si affaccia Palazzo Cisterna e, nell’omonima piazzetta sul lato sud-est, la Chiesa di San Giacomo. Proseguendo, la Piazza si apre su Corso del Piazzo, fiancheggiato da maestose dimore nobiliari: Palazzo Gromo LosaPalazzo La Marmora e Palazzo Ferrero.

Una breve presentazione merita la Cattedrale di Santo Stefano.

La Diocesi di Biella venne istituita nel 1772 e l’antica chiesa comunale di Santa Maria in Piano elevata al rango di chiesa cattedrale.
Come risulta dalla lapide di fondazione, la chiesa era stata costruita a partire dal 1402, per il voto dei biellesi scampati alla pestilenza di fine XIV e inizio XV sec., in sostituzione di una precedente piccola chiesa risalente presumibilmente all’XI secolo di cui sono conservati alcuni capitelli romani. Il carattere unitario neogotico della cattedrale è dovuto a importanti lavori di ristrutturazione generale della chiesa, avviati dal Capitolo dei Canonici a partire dal 1773 e grandemente finanziati da casa Savoia. La prima fase dei lavori (1772-1803) comprese, per quanto concerne la parte architettonica, l’ampliamento delle due navate laterali e la costruzione delle quattro cappelle (due per ogni lato), intervallate da locali a pianta rettangolare; la sistemazione delle parti conclusive delle due navate minori; la sistemazione delle due cappelle del transetto; la costruzione della sacrestia e dell’aula capitolare; la realizzazione dei sepolcreti dei canonici e dei vescovi in ambienti sotterranei.
Nel 1806 la cattedrale venne dedicata a Santo Stefano Protomartire, cui era già intitolato l’antico claustrum esistente nelle vicinanze, demolito poi nel 1872 per far posto alla casa parrocchiale, di cui si conserva ancora il bel campanile romanico dell’XI secolo. Accanto alla cattedrale è collocato l’antico battistero di San Giovanni, una tra le più notevoli costruzioni della primitiva arte romanica in Piemonte. È un piccolo edificio a pianta quadrata con absidi semicircolari su ogni lato; sulla parte centrale si imposta il tamburo ottagonale, coronato da un lanternino a base quadrata. Esternamente presenta una variegata tessitura muraria costituita da alcuni ciottoli e mattoni disposti a spina di pesce, altri sistemati in piano e tratti misti di mattoni e ciottoli collocati alla rinfusa; questi vari materiali sono legati tra loro da spessi strati di malta. Sotto le cornici del tetto vi è una decorazione ad archetti pensili con piccole nicchie. L’interno è semplice e disadorno: anticamente le pareti erano completamente affrescate con dipinti di cui si conservano alcuni frammenti, tra cui una Madonna con il Bambino e un santo Martire.

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