Carissimi fratelli tutti, da me già tanto amati, oggi abbiamo già tracciato su di noi un triplice segno di Croce. Il significato di questo semplice gesto lo conosciamo bene: esprime il desiderio che la Parola di Dio ascoltata possa diventare la radice viva del nostro modo di pensare, vivere e amare. Con quel piccolo segno di Croce abbiamo affermato la nostra volontà di adesione al Signore Gesù, nostro tutto. La Lettera agli Ebrei ci ha ricordato questa splendida verità che sta al centro della nostra fede. Nulla è meglio di Gesù Cristo. Guai se coltivassimo la pretesa di essere noi gli artefici della nostra santità. Guai se ci cadessimo nell’inganno di pensare che l’evangelizzazione è opera delle nostre mani. Lasciamo che Egli possa risplendere in noi con tutta la bellezza che attrae davvero. Mettiamoci da parte perché Egli possa essere il protagonista vero di ogni passo del nostro cammino. Non temiamo mai la nostra povertà. Non è questa un ostacolo all’azione dello Spirito di Cristo. Chiesa che vivi in Tortona, resta serena come bambina che si abbandona fiduciosa nelle braccia del Padre. Custodisci con cura il Primato di Dio. Chiesa che vivi in Tortona, non smettere un solo istante di invocare: “manda il Tuo Spirito e rinnova la faccia della terra”. Loda il Signore, anima mia. Questa invocazione l’abbiamo ripetuta, cantando, con il salmo responsoriale. In questo momento, riesce a esprimere i miei pensieri, sentimenti ed emozioni. L’anima mia, davvero, loda il Signore. Lo loda perché oggi Egli mi dona questa Chiesa e mi dona a questa Chiesa. La Beata Vergine Maria, venerata in questa bella nostra Cattedrale, è per noi madre e regina. Mentre chiediamo l’intercessione dei nostri santi, in particolare di San Marziano, San Luigi Orione e San Luigi Versiglia, a lei consacriamo la nostra vita e il cammino che ci attende.
Le parole con cui il nuovo Vescovo della Diocesi di Tortona si presenta ai suoi fedeli, che non han potuto, liberamente come nelle precedenti occasioni. seguire l’investitura di persona, ma, e questo è il lato sinergico della tecnologia, hanno potuto, sia in diretta sia in differita, partecipare a questa emozionante cerimonia.
Vittorio Viola lascia la Diocesi, che ha saputo gestire per circa sette anni ed è bene ricordare quanto vasta sia questa istituzione religiosa: conta ben 313 parrocchie e siamo anche consapevoli quanta difficoltà vi sia nel gestirle, una a una, considerando i pochi parroci a disposizione. Lo scorso 27 maggio, Monsignor Viola, è stato nominato “Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti”, presso la Santa Sede. Questa Congregazione fu istituita da Papa Giovanni Paolo II, il 2 giugno 1988, con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus, sulla riorganizzazione della Curia Romana. Essa gestisce tutto quello che riguarda la liturgia della Chiesa latina, come la compilazione, traduzione e conservazione dei testi liturgici, e la disciplina dei sette sacramenti.
Nell’attesa di poter organizzare più incontri e cerimonie, aperte ai fedeli, la Diocesi di Tortona accoglie con buon auspicio Monsignor Marini e augura un Cammino proficuo a, ormai, ex-Monsignor Viola.