Attualità

Dalla paghetta all’educazione finanziaria

Una importante ricerca effettuata dall’Università precisa che la paghetta deve essere meritata, cadere in buone mani in una parola essere un elemento formativo al fine di conoscere e apprezzare il valore dei soldi. Ottobre è il mese della Educazione finanziaria, non ha poteri, speriamo possa trovare un’altra “Greta”  a portare avanti il discorso e correggere la rotta attraverso la Scuola, la forza,il potere dei giovani. Il nostro Pianeta ha un eccesso di popolazione, esclude le donne dal potere Scolastico e Politico). La formazione e l’istruzione dei giovani deve essere un compito coordinato tra Famiglia e Società.(da Elementari a Università) ed ha un costo complessivo di 171.000 euro per figlio , all’incirca 9.000 per anno. Interessante sono le offerte delle banche per  giovani : un cc/b senza spese e una guida per docenti, genitori e ragazzi inserita nel progetto “patti chiari”, sotto forma di fiaba, mirata all’educazione finanziaria, al valore dei soldi, al risparmio, offre consigli per acquisti e spese, porge anche aiuto per confrontare le paghette con quelle dei compagni, spiega che la entità deve essere correlata ai mezzi famigliari e alle necessità dei giovani.  La paghetta, per le vecchie generazioni, era episodica (classiche caduta dentino, cresima, comunione…) ora ha carattere sistematico.  A volte comincia presto anche se dovrebbe partire con la Scuola dopo aver imparato a contare, conoscere i soldi e saperli utilizzare.  Il salvadanaio poi, dovrebbe essere aperto con scelte condivise come condiviso dovrebbe essere l’acquisto e  il fondo, se non sufficiente, sarà integrato da parte genitori mettendo in luce solidarietà e unitarietà in una parola “spirito famiglia”.  La paghetta va attribuita proporzionalmente all’età e ai meriti scolastici, alla possibilità della famiglia e potrà essere rinforzata con “mancetta” per  piccoli lavoretti per piccoli acquisti condivisi e purtroppo subisce gli effetti della crisi come pare già si riscontra in questo periodo. Ovviamente dovrà prevedere una tabella base stabilita a priori, magari scritta, con premi  per positività e decrescita per negatività (questa meno gradita ai ragazzi ma necessaria e educativa) con  variazioni, considerato che lo studio è  e deve essere considerato un lavoro. La tabella dovrà essere preceduta da una carrellata serena di tutte le spese necessarie per la famiglia (alimenti, casa, scuola, telefono, telefonini, riscaldamento, luce, auto, divertimenti, e …)  abituando al giusto risparmio, evitando sprechi energetici, alimentari, soldi…   Diamo una occhiata alle paghette più sostanziose: esula figlia di Madonna riceve la ragguardevole somma di 11.000 $ ed il figlio di Cruise riceve (gestiti dalla tata, ha tre anni) 3.000$ Oltre ai genitori naturalmente contribuiscono alla paghetta anche nonni, spesso troppo arrendevoli e zii, quest’ultimi, figure amicali più accettate perché meno autoritarie o impositive. Partendo dalla paghetta, prendendo spunto dal libro patti chiari, rispolverando la buona “educazione domestica” si potrebbe passare dalla vecchia festa del risparmio limitata al 31 ottobre a un itinerante e permanente educazione, sul valore dei soldi, delle scelte finanziarie per i più grandi e sul risparmio in genere, senza dimenticare uno spazio per la beneficenza. Negli USA poi importante è il ruolo delle banche che con prestiti ad personam agli studenti universitari sono il vero motore e stimolo per la riuscita negli studi e l’alta percentuale dei giovani che portano a termine il ciclo di studi. Forse sarebbe utile anche in Italia per evitare tanta dispersione.

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