Il FAI venne costituito dall’idea di Elena Croce, figlia del grande filosofo Benedetto, con l’opera di altri amici, tra cui Giulia Maria Mozzoni Crespi. L’obiettivo era quello di creare, in Italia, come in Gran Bretagna, una fondazione dedicata alla tutela dei Beni nazionali.
Il FAI attualmente gestisce 61 beni storici-artistici ricevuti su concessione da enti pubblici o in comodato d’uso da privati o di proprietà dell’associazione stessa di cui: 30 sono regolarmente aperti al pubblico e visitabili, 10 in restauro, 12 tutelati ed inalienabili, donati alla Fondazione, 2 patrocinati dall’associazione.
I cinque milioni di euro, provenienti da donazioni, servono ad acquistare i Beni, a preservali e a promuoverli, per renderli fruibili al pubblico. Ogni bene acquisito viene studiato in ambito storico-artistico e ne viene elaborato un restauro, che lo conformi con le norme necessarie al territorio, in cui è conservato. I princìpi sui cui si basa la Fondazione sono: l’ ecosostenibilità e l’ approccio artistico non invasivo del restauro.
Un altro suo importante ruolo è l’International www.fai-international.org, che divulga e diffonde l’amore per il patrimonio italiano all’estero grazie ad una vasta ed intensa rete di attività in Francia, Svizzera e nel Regno Unito.
In primavera e in autunno, vi sono giornata dedicate a questa fondazione e i soci, che dispongono di una tessera, possono visitare i luoghi “segnalati”, in modo gratuito.
Sabato e domenica, questi luoghi vi aspettano.