Dante a suo dire tra i tanti acciacchi aveva disturbi alla vista. Astenopatia conservativa, (affaticamento vista) dovuta al tanto leggere. Era anche un esperto in Oftalmologia e spesso si diceva devoto a S. Lucia. Nel Convivio al capitolo 9, diceva di veder le stelle sfuocate con un alone intorno. Era stato consigliato di riposare in luogo fresco, senza leggere, lavare spesso gli occhi con acqua fresca e inumidirli con acqua chiara (collirio a base di erbe es camomilla), noi usiamo collirio a base di acido ialuronico. Le fonti Greche e Arabe erano brave, avevano notevoli esperienze per la prevenzione e la terapia curativa La nostra abitudine per leggere, specie dopo i 40anni, si adatta, cambia, modifica (porta ad allontanare il foglio per leggere quando si è stanchi), l’occhio secco va curato con collirio. In estate poi possiamo avere “l’occhio secco” per il caldo e il continuato uso (collirio a base di acido ialuronico) e forse un po’ di cataratta. In più Dante era affetto da svenimenti di epilessia, cita (caddi come corpo morto cade). Nei suoi ultimi anni si era ritirato a Ravenna, dove poi morì, assistito, curato da un amico medico, filosofo e poeta Fiduccio.
Eco di Pavia > Prima Pagina > Rubriche > Buongiorno Pavia > Buongiorno Pavia
Tags:buongiorno pavia
Lascia un commento