Di seguito alcune provvisorie considerazioni sul voto in Germania del 26 settembre 2021:
1) Lievissima flessione nell’espressione dei voti validi. Nella parte maggioritaria nel 2017 si ebbero 46.389.615 espressioni di suffragio valide scese a 46.339.602 nel 2021 ( meno 50.013). Nella parte proporzionale nel 2017 46.515.492 voti validi scesi a 46.419.448 nel 2021 ( meno 96.044)
2) Flessione CDU – CSU. Parte maggioritaria 2017: CDU 14.030. 751; 2021 10.445.571 (meno 3.585.180) Parte Proporzionale 2017: CDU 12.447.656; 2021 8.770.980 ( meno 3.676.676). Parte maggioritaria 2017 CSU 3.255. 487; 2021 2.787.904 (Meno 467.583); parte proporzionale CSU 2017: 2.869.688, 2021 2.402.826 (meno 466.862). Complessivamente CDU-CSU flettono nella parte maggioritaria di 4.052.763 voti; nella parte proporzionale di 4.153.538 voti. Una perdita dovuta principalmente alla CDU (-7,7 nella parter maggioritaria e – 7,9% nella parte proporzionale) mentre la CSU sostanzialmente tiene (-1,0 sia nella parte maggioritaria, sia in quella proporzionale).
3) Crescita SPD. Parte maggioritaria 2017 11.429.231, 2021 12.228.363 voti ( più 799.132) Parte proporzionale 2017 9.539.381 2021 11.949.756 (più 2.410.375). Fermo restando che la vittoria dell’SPD deriva in misura maggiore dalla sconfitta della CDU-CSU, l’incremento ottenuto nella parte proporzionale può far pensare all’avvio di un vero e proprio spostamento nell’asse politico del Paese, probabilmente non prevedibile dopo dieci anni di Grosse Koalition
4) Sotto le previsioni l’incremento dei Grunen. Non c’è stata la “valanga verde” tale da portare il partito vicino alla cancelleria, anche se l’incremento di voti è stato rilevante. 2017 Parte maggioritaria 3.717. 922, 2021 6.465.502 (più 2.474.580) Parte proporzionale 2017 4.158.400, 2021 6.848.215 ( più 2.689.815) In ogni caso, come vedremo meglio analizzando il voto della FDP, è verso i verdi che maggiormente dovrebbe indirizzarsi la diaspora che ha colpito CDU-CSU: sembra il frutto di una dinamica politica maggiormente centrista e di stampo conservatore rispetto a una dinamica “di sinistra”. Insomma si potrebbe usare la definizione di “transizione ecologica conservativa”.
5) Debole la crescita della FDP. 2017 Parte Maggioritaria 3.249.238, 2021 4.040.783 ( più 791.545) 2017 Parte proporzionale 4.999.449 2021 5.316.698 (più 317.249)
6) Flessione dell’AfD. 2017 Parte maggioritaria 5.317.499, 2021 4.694.017 (meno 623.482). 2017 Parte proporzionale 5.878.115, 2021 4.802.097 (meno 1.076. 018). I risultati di Sassonia e Turingia fanno pensare a una sorta di limite alla dimensione territoriale dell’AfD nei lander dell’ex DDR.
7) Crisi della Linke. 2017. Parte Maggioritaria 3.966.637 2021 2.306.755 (meno 1.659.882). Parte proporzionale 2017 4.297.270; 2021 2.269.993 (meno 2.027.277). Una perdita di metà dell’elettorato dovuta, probabilmente, come sostiene la dirigenza del partito all’assunzione – a sinistra – di un ritorno alla competitività con la CDU da parte dell’SPD nella prospettiva dell’assunzione della cancelleria. Un altro segnale della necessità di ridiscutere ruolo e presenza della sinistra sul piano europeo.
8) Da segnalare infine la crescita del movimento dei Liberi Elettori che pure non ha superato la soglia di sbarramento del 5%. Liberi Elettori (Freie Wähler, FW o FWG) è un concetto tedesco in cui un’associazione di persone partecipa in un’elezione senza avere lo status di partito politico registrato. Solitamente è un gruppo degli elettori organizzato localmente sotto forma di un’associazione registrata (eV). Nella maggior parte dei casi, i Liberi Elettori sono attivi solo al livello di governo locale, concorrendo per consigli cittadini e come sindaco. I Liberi Elettori tendono ad essere di maggior successo nelle zone rurali della Germania meridionale, facendo appello più agli elettori conservatori che preferiscono le decisioni locali alla politica di partito. I gruppi dei Liberi Elettori sono attivi in tutti gli Stati tedeschi. 2017 Parte maggioritaria 589.056 , 2021 1.334.093 (più 745.037); Parte Proporzionale 2017 463.292; 2021 1.127.171 ( più 663.779). Voti che probabilmente sono mancati alla crescita di Verdi e FPD.
In sostanza gli elementi da sottolineare sono (al momento) :
a) il calo della CDU (la CSU mantiene sostanzialmente le posizioni) si misura in direzione dei Verdi e secondariamente della FDP;
b) la crescita dell’SPD si misura con la caduta della Linke. Un andamento che assume un duplice significato: da un lato una richiesta di “radicalizzazione” nella offerta di governo dei socialdemocratici; dall’altro (se si guarda anche al risultato norvegese) una richiesta complessiva di riposizionamento a sinistra;
c) la flessione dell’Afd coincide con un arroccamento territoriale verso Est. Un fatto che assume un significato geo politico profondo rispetto alle dinamiche europee in termini di sicurezza e immigrazione.