Uno dei luoghi più assolutamente colpiti dalle chiusure definite dalle norme anti COVID-19 è stato il cinema o, ancor più precisamente, le sale cinematografiche, poiché i film sono sempre stati fruibili, usufruendo di altri canali, ma il godersi la proiezione di una pellicola, in un luogo diverso da quello abituale, talvolta in compagnia, è stato proibito e molti ne han risentito.
Oggi, dopo un anno e mezzo, decido di rivedermi uno spettacolo e non uno qualsiasi, ma l’anteprima del sequel eccezionale di Come un gatto in tangenziale. Sto parlando di attori del calibro di Antonio Albanese e Paola Cortellesi, ma anche gli altri, non protagonisti, han saputo intrattenere il pubblico, per circa due ore, senza intervallo, in un susseguirsi di scene che coinvolgono tra le risate e riflessioni. La scena che mi ha colpito particolarmente riguarda la questione della violenza sulle donne. Tornando un attimo alla realtà, in questi giorni un numero non esiguo di fatti, più o meno tragici, ci sta indignando e un applauso va alla grandissima Paola Cortellesi, che, anche se in veste comica, consola la donna accolta come lei in un convento ricordandole che non sarà mai l’ultima volta e che per difendersi bisogna picchiare più forte ovviamente non è quella violenza che si risolve però ribadiamo che il contesto e ironico e di conseguenza possiamo utilizzare questo spunto per riflettere.
Non mancano le espressioni romanesche, le battute sagge dello pseudo-ministro, della estrosità che caratterizza le sorelle gemelle e alcuni cariche religiose, presentate in modo grottesco.
La data, per re-inaugurare la mia frequentazione delle sale cinematografiche, è stata scelta a caso, ma curiosando tra le ricorrenze, nello stesso giorno, del 1932, si svolse, a Venezia, la prima esposizione cinematografica. In pieno periodo fascista e con un’elevata censura, il mondo cinematografico era diventato uno svago in molte parti del mondo e, come circa quindici anni dopo, la televisione, il cinema parlato diventa un metodo per informarsi. Quella serata di gala è stata una occasione, significativa, per alleviare gli orrori della guerra, con ospiti provenienti da ogni realtà, che avrebbero contribuito alla ripresa dell’ex-repubblica marinara, ora, città elegante, che si sposa per eventi simili. A prendersi carico della manifestazione, durata dal 6 al 21 agosto, è stato il Conte Giovanni Volpi. Egli, a fine evento, ha parlato con i giornalisti presenti, i quali, soddisfatti dell’afflusso di persone e di come esse abbiano interagito tra di loro, hanno confermato quanto questo evento andasse ripetuto e, ancora oggi, con l’evoluzione della società, si svolge nel suo splendore.
Buon ritorno al Cinema, sia esso all’aperto sia al chiuso!