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Andrea Dominici: “Contento e orgoglioso di svolgere questo lavoro prestigioso alla Scala”

Dopo il delicato scavo che sfiora quota -25 metri sotto terra, sta per prendere forma la nuova annessione del Teatro alla Scala di Milano firmata dall’illustre architetto Mario Botta con Emilio Pizzi. La nuova costruzione comprenderà una sala prove per il coro e l’orchestra, interamente ipogea, alta 14 metri e high
tech, su cui si erge, una torre, arretrata rispetto alla strada di Via Verdi, e ispirata alla Velasca di BBPR. Il nuovo edificio conterrà gli uffici e la sala prove per il ballo. Inoltre, sarà ricostituita la continuità della cortina su strada. Il lavoro riguardante la parte strutturale interrata è stato affidato all’ingegnere savonese Andrea Dominici: “Sono molto entusiasta e gratificato da questo lavoro particolare e importante – afferma l’ingegnere- personalmente ho progettato tutta la struttura interrata in modo tale da renderla impermeabile e sulla quale si ergerà appunto la nuova torre che ospiterà le sale della musica e sarà collegata al Teatro tramite un tunnel naturalmente a quota interrata.
Avevamo già lavorato per la Scala realizzando la fossa scenica e quindi ci hanno contatto nuovamente per portare a termine questo altro ampliamento”.
L’ingegnere Dominici è l’Amministratore Delegato di una società che ha un brevetto, di origine svizzera, con il quale si studia la messa in opera di un calcestruzzo impermeabile: “La sede legale della società è a Savona mentre la sede operativa è a Como- prosegue Dominici- con questo nostro brevetto facciamo lavori prestigiosi come la realizzazione del nuovo edificio GeS Scuderia Ferrari a Maranello per i simulatori dei piloti di F1 oppure come le Gallerie per la superstrada Pedemonte Veneta che è la più grande opera pubblica attualmente cantierata in Italia. Sono tutti lavori di alto livello che ci rendono orgogliosi, un grazie particolare all’Eco di Savona per questa bella chiacchierata”.

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