Nella tanto attesa e desiderata ripartenza dell’Italia ,anche il mondo dello sport soprattutto quello dilettantistico attende di poter decollare, dopo quasi un anno di totale lockdown che ha costretto i club a ridurre considerevolmente il loro programmi e le loro attività, immagazzinando solo delusioni e debiti che resteranno per molto tempo. Società costrette a ritirarsi dai campionati e a fare allenamenti ridotti ed improvvisati a causa della chiusura e della indisponibilità degli impianti sportivi, con conseguenza contro producente per i ragazzi ed atleti che hanno ridotto il loro rendimento o addirittura addirittura smesso di giocare, perdendo gli stimoli per proseguire. I danni del covid-19 al mondo dello sport sono stati decisamente enormi, le cui conseguenze si faranno sentire per molto tempo. Ma covid o no, la parola d’ordine oggi è “ripartire”, armati di grande coraggio, con una dirigenza che deve ritrovare i giusti stimoli, sapendo di dover trasmettere poi ai ragazzi il giusto entusiasmo per tornare ad allenarsi e di stare insieme . Tutto questo sarà possibile solo se i club sportivi dilettantistici saranno messi nelle condizioni di, effettivamente, ripartire senza dover affrontare ostacoli di natura burocratica e organizzativa ed avendo a disposizione gli impianti sportivi necessari. Strutture che in gran parte dipendono esclusivamente dal comune, mentre altri per essere utilizzati hanno bisogno dell’ok dei dirigenti scolastici, che fino ad oggi, nel periodo della pandemia hanno fatto ostracismo completo nel fare accedere alle palestre alle società sportive, nonostante la precedente autorizzazione data dal comune. Più che giusto da parte dei dirigenti scolastici garantire la sicurezza e la saluta della loro popolazione scolastica , ma forse possiamo considerare tale posizione un po’ esagerata, visto le conseguenze create alla società sportive, che si sono viste chiuse le porte delle palestre; impedendo così la possibilità di fare allenamento con i propri atleti e di avvicinarsi nuovi ragazzi. Se tale mentalità proseguirà, ripartire sarà tutt’altro che facile perché le attività sportive non si può fare sulla strada. Le amministrazioni comunali devono prendere in mano questa realtà , concedendo l’apertura delle palestre scolastiche ai club sportivi al di fuori degli orari utilizzati per le lezioni curriculari, società che non usufruiscono gratuitamente ma pagano il dovuto ticket orario imposto dal comune. Interruzione di tali servizi vanno a discapito fisico e morale dei ragazzi . Tutti siamo pronti per la riapertura dopo ultimo anno passato tra divieti e restrizioni ,ma siamo altrettanto pronti per continuare a rispettare e fare rispettare tutte le normative vigenti per salvaguardare la salute di tutti. Ci auguriamo che alla ripresa di tutte le attività anche le palestre scolastiche siano accessibili e che tutti i ragazzi si possano ritrovare per condividere ciò che li unisce , lo “Sport”..
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Ripartenza sportiva?Tutti la vogliono.
Tutto dipenderà dalla utilizzo degli impianti sportivi e dalle scuole.
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