Siamo talmente presi dal vortice degli aggiornamenti sulla pandemia che ci può sfuggire anche un
evento tragico e denso di significati. Questa mattina mi è arrivata l’immagine di un foglio scritto a
mano e attaccato ad un vetro di una porta tramite un gruppo dal significativo nome di “Isole in
movimento”. Di solito gli argomenti che si scambiamo i partecipanti sono rivolti al mondo della
musica e dell’arte proprio perchè: – ” La bellezza salverà il mondo” – ma, come in questa
circostanza, ci ammoniscono di stare attenti alla realtà che ci circonda. Chiunque abbia letto questo
messaggio si è senz’altro sentito come schiaffeggiato dalla gelida mano di questa tragica realtà:
un’altra giovane vita è stata “fatta a pezzi da un macchinario tessile non a norma” (così è riportato
nel foglio). La magistratura sta facendo il suo corso mentre gli operai rimarcano la priorità dell’utile
sulla loro sicurezza e di conseguenza sulle loro vite. Sembrano frasi e pensieri da letteratura di
mezzo secolo fa. Non si può tornare indietro, ma non dobbiamo neanche farci annebbiare la mente
da un evento subdolo e poco contenibile e, al contrario, dobbiamo alzare la guardia e concentrarsi
sullo scorrere parallelo della vita quotidiana. Superemo meglio le nostre paure, coglieremo meglio il
sapore delle cose per cui bisogna vivere e lottare ma soprattutto in solidarietà con gli altri. Solo in
questo modo daremo il nostro autentico contributo di partecipazione al dolore della tragica