Il vescovo di Pavia monsignor Corrado Sanguineti ha rivolto i suoi più cari auguri e ringrazia con sincera vicinanza per l’impegno che la scuola e chi vi lavora hanno saputo portare avanti in un anno sconvolto dalla pandemia. Il Vescovo , ha diffuso due differenti messaggi indirizzati il primo al mondo della scuola e il secondo agli insegnanti di religione, nei quali si augura anche la pronta ripresa delle lezioni in presenza (“è ormai indilazionabile un nuovo impegno, con investimento di risorse, da parte dello Stato e della società tutta, perché la scuola, e in generale l’ambito educativo e formativo, recuperi la sua giusta centralità, per il bene delle giovani generazioni, troppo trascurate e dimenticate in questo periodo di emergenza sanitaria” e sollecita gli insegnanti a non perdere mai il contatto e la relazione con i propri allievi e con le loro famiglie. Ecco i testi integrali. Il primo agli operatori della scuola:
Carissimi insegnanti e operatori delle scuole di ogni ordine e grado,
Nell’avvicinarsi della festa di Pasqua, vorrei esprimervi i miei auguri più fraterni e cordiali, rinnovando la mia gratitudine e stima per il vostro servizio, ancora più complesso in questa nuova interruzione delle lezioni in presenza, che purtroppo ha coinvolto tutte le scuole di ogni ordine e grado. Posso immaginare l’impegno e la fatica, soprattutto con i più piccoli, di dovere svolgere le lezioni “da remoto” ed è comprensibile la situazione di logoramento che vivono non pochi adolescenti, costretti, da mesi, alla didattica a distanza.
Nonostante le oggettive limitazioni, confido che in particolare voi insegnanti possiate essere una presenza significativa per i vostri alunni e che anche “a distanza” possiate comunicare qualcosa di grande e di bello e mantenere i rapporti con i vostri studenti: oggi più che mai, hanno bisogno d’incontrare adulti capaci di tenere vivo il loro cuore e che siano un punto di sostegno e di rilancio in questo tempo.
Ci auguriamo tutti che al più presto la scuola riprenda le sue attività “in presenza”, per non lasciare soli i bambini e i ragazzi, nel loro percorso di formazione: purtroppo, ancora una volta, nel nostro paese è la scuola a pagare un costo pesante, ed è ormai indilazionabile un nuovo impegno, con investimento di risorse, da parte dello Stato e della società tutta, perché la scuola, e in generale l’ambito educativo e formativo, recuperi la sua giusta centralità, per il bene delle giovani generazioni, troppo trascurate e dimenticate in questo periodo di emergenza sanitaria.
Investire sui bambini, i ragazzi e i giovani, mettere al centro l’opera educativa e formativa è un gesto d’intelligenza e di speranza, perché sono loro il presente e il futuro della nostra società.
A voi e alle vostre famiglie rinnovo gli auguri di buona Pasqua!
Il secondo indirizzato ai docenti di Religione Cattolica.
Carissimi insegnanti,
Siamo alla vigilia della Santa Pasqua, cuore della fede cristiana, festa di luce e di speranza: vi rivolgo i miei più cari auguri, a voi e alle vostre famiglie, e vi ringrazio per il servizio prezioso che state realizzando, anche in questo tempo segnato, purtroppo, da una nuova interruzione delle lezioni in presenza, in tutte le scuole, dalla materne alle secondarie di primo e secondo grado.
So che insegnare religione in queste condizioni chiede ancora più impegno, creatività e passione, perché la “didattica a distanza”, soprattutto con i bambini della materna e della primaria, presenta grandi difficoltà e ci rendiamo conto che anche l’anno scolastico 2021-2021, per gli adolescenti delle superiori e, in parte, per i ragazzi delle medie, è un anno di grande fatica, con lacune e carenze vistose, nonostante la dedizione di tanti insegnanti, del personale scolastico, dei presidi.
Se è vero che nessuna limitazione può annullare la risorsa umana che siete, ciascuno e ciascuna di voi, e impedire una comunicazione e una relazione con gli studenti, è altrettanto vero che la didattica a distanza sta mostrando sempre più tutti i suoi limiti e i vuoti che non riesce a colmare: il disagio nei più piccoli e negli adolescenti è sotto gli occhi di tutti e in alcuni casi, è aggravato da situazioni di grave disparità sociale e da problematiche nell’ambito familiare.
V’incoraggio a fare tutto il possibile non solo per assicurare un insegnamento serio e vivo, ma soprattutto per non perdere il rapporto con i vostri studenti e con le loro famiglie, così come con i vostri colleghi e i vostri dirigenti scolastici. Tutti ci auguriamo e speriamo che dopo Pasqua si possano riprendere le lezioni in presenza, partendo dalle scuole materne e primarie, e arrivando a coinvolgere anche le scuole secondarie di ogni grado.
La Pasqua che celebriamo è annuncio di risurrezione e di vita, e ci rende lietamente certi che, anche in questo passaggio complesso e difficile, non siamo soli, Cristo risorto è con noi ed è all’opera nell’esistenza e nel cuore dei vostri alunni.
Con questa sicura speranza, vi rinnovo gli auguri di buona Pasqua!