Il suo pseudonimo è Drupi, ha una voce aggressiva, rock e soul, al tempo stesso e non ama esser al centro dell’attenzione.
Barista, meccanico e benzinaio, già a 15 anni, si esibiva nelle balere pavesi.
Con la sua band, Le Calamite, effettuava un paio di stagioni estive e, nei mesi invernali, svolgeva un mestiere, in cui si specializzò: l’idraulico.
Riccardi e Albertelli, produttori discografici ed autori, scoprirono le sue doti interpretative, ma diventò anche cantautore.
Calcò più volte il palco dell’Ariston, durante il Festival della Canzone Italiana, ma la prima esibizione, nel 1973, non gli portò soddisfazioni: ultimo posto. Sì, nel suo Paese, ma, a qualche chilometro, di due stati più a Nord, Francia e Regno Unito, Vado via diventò un inno alla generazione giovane dell’epoca.
Drupi è diventato anche il vero e proprio idolo del pubblico dell’Est Europeo: da Varsavia a Praga, con migliaia di fan, oggi, è una specie di eroe nazionale.
Una delle canzoni più cantate, che regala quel senso di spensieratezza, è: Era Bella Davvero, presentata al Festival del 1988, lontana da premi in gara, ma celebrata nel tempo e, ancora, gli occhi brillano quando partono le prime note.
Nel 1993, l’artista pubblica una raccolta ufficiale, che, due mesi dopo, è “disco d’oro”: le nuove generazioni hanno riscoperto Drupi.
“Pavia è la mia tana, non me ne andrò mai”: lo si incontra in via Garibaldi, mentre passeggia, sogna, ma entra in contatto con “gli amici del bar”, con il quale chiacchera, si confronta e gioca a carte.
Ultiamente, ha parlato del suo lato religioso: molto credente, sin da bambino, quando abitava in un altro quartiere, frequentava la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, gesita da un gruppo di Frati Salesiani, che l’hanno visto crescere. Il giovane serviva le funzioni e ricevette il premio “Domenico Savio”, come “migliore chierichetto”. L’amore verso le donne ha un valore sacro: devoto a Maria, innamorato della moglie, la famosa protagonista di Piccola e Fragile, Drupi non nasconde il suo animo affettuoso. Un timbro graffiante, ma col sorriso.