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La teoria della relatività: Eureka.

Voto insufficiente in matematica alle scuole elementari, mentre, a 26 anni, il fisico Albert Einstein. pubblica una delle colonne portanti della sua disciplina, ovvero la teoria della relatività.

Einstein, conosciuto per quella buffa espressione da scienziato autoironico, è tedesco di origine, ma acquisisce la cittadinanza svizzera, dopo il trasferimento a Zurigo con la sua famiglia, città nella quale frequenta l’università in modo proficuo e consegue la Laurea all’inizio del ventesimo secolo. Svolge lavori saltuari, dedicandosi ad approfondimenti personali e sulla fisica, argomento di cruciale interesse. Massa, tempo e spazio sono i concetti su cui egli compie ricerche e giunge a conclusioni, accettate a livello mondiale.

Durante il Nazismo, egli è costretto a emigrare in America, a Princeton, nello stato del New Jersey, ottiene una cattedra di insegnante.

Non convinto, ma consapevole che di soluzioni non ve ne fossero molte, insieme ad altri colleghi, Einstein decide di inviare di una lettera al presidente Roosevelt, nella quale spiega cosa fosse la bomba atomica e, nonostante i danni ingenti che avrebbe provocato, il motivo per cui essa avrebbe potuto diventare l’unico strumento di difesa. La Seconda guerra mondiale ormai stava annientando: ormai, occorreva agire al più presto. Egli non fu affatto lieto di questo suo contributo. I disastri di Hiroshima e Nagasaki li conosciamo, almeno attraverso testi e immagini.

Concluso il massacro del secolo, egli prenderà una posizione netta contro la produzione delle armi da guerra: le conoscenze a carattere scientifico dovranno essere utilizzate solo a fini benevoli.

Einstein trascorse un’estate a Pavia, città nella quale raggiunse i genitori, arrivati nella primavera del 1895, poiché il padre aprì un’industria chimica, lungo le rive del Ticino.

Oggi, è possibile osservare la targa, affissa sulla facciata di Palazzo Cornazzani, in via Foscolo al numero civico 11, che dichiara il loro soggiorno in città.

Nello stesso edificio, circa cento anni prima, visse Ugo Foscolo, che lo ospitò come studente di Lettere, per conseguire la Laurea nel già rinomato Ateneo locale.

Nei documenti dell’epoca, il giovane Einstein è indipendente nelle sue escursioni, che lo portano, in bicicletta, fino alle pendici dell’Oltrepò, in bicicletta, ma si rendeva anche disponibile nell’aiutare il padre, in alcuni progetti nel laboratorio interno all’azienda, e preparava gli esami di ammissione al Politecnico di Zurigo.

L’inizio della sua carriera scientifica si può, quindi, datare dopo quella parentesi a Pavia e nei suoi accoglienti dintorni, che han contribuito a un vero e proprio rigeneramento e, asolo dopo pochi anni, gli permisero di diventare uno dei personaggi più influenti del Novecento.

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