“Cari amici vicini e lontani…” era il gennaio del 1951 e il presentatore Nuzio Filogamo inaugurava la prima puntata del Festival di Sanremo. Oggi, oltre che a numerosi filmati su Youtube, esistono vere e propri enciclopedie cartacee, che riguardano la musica leggera italiana, protagonista in quelle serate, e quella portata dagli ospiti internazionali, da Elton John, a Madonna, ai Take That, che hanno calcato il palco dell’Ariston, negli ultimi cinquant’anni.
Il Festival di quest’anno, tra pro e, soprattutto, contro, poiché si svolge durante una pandemia, che blocca quasi l’intero sistema nazionale, ha l’obiettivo di portare una spensieratezza nelle anime italiane e non solo, che stanno vivendo, da ormai oltre un anno, un periodo di forti incertezze e di vari problemi.
È il primo Festival ad ospitare i nati nel Nuovo Millennio, già conosciuti sulle piattaforme social, tuttavia non mancano artisti che si sono affermati negli ultimi trent’anni ed è cantato anche l’amore verso il proprio marito dalla celebre Orietta Berti, con un testo che può apparire un inno a come gestire un rapporto di coppia duraturo.
Sanremo è una cittadina situata in Liguria, sulla Riviera di Ponente. Alzi la mano chi non ricorda le sigle tipiche degli anni Novanta, nelle quali venivano inviati in onda alcuni scatti aerei della località balneare, con il sottofondo musicale e l’esclamazione “…Perché Sanremo è Sanremo!”
Le edizioni di questi oltre 50 anni hanno conosciuto molti personaggi, dai più austeri a quelli più spumeggianti. Qualche esempio, il tenore Andrea Bocelli, che ci fece sognare, in modo composto ed elegante, nel 1994, all’entrata in scena di Elio e Le Storie Tese, travestiti da marziani, nel 1996, solo qualche anno prima, Sabrina Salerno, con un outfit scandaloso, ma, in pochi mesi, finalmente, compresa come artista e “non solo come donna”, Loredana Bertè, con una finta pancia da donna gravida e il testo semplice quanto profondo, “In te”, interpretato da un giovane Nek, nel 1993. Il brano venne accettato dalla giuria, ma poco diffuso perché trattava il tema dell’aborto, che, di fronte a il grande pubblico, di un’Italia incentrata sul Credo cattolico, era considerato ancora un tabù, nonché un grave peccato.
L’obiettivo di quest’anno è, quindi, ricordare alle persone la vita che prosegue, con la tradizione che non si è mai fermata, e che può regalare qualche sorriso, durante gli sketch comici, degli artisti che affiancano Amadeus.
Non possiamo dimenticare i momenti più atroci e le nuove restrizioni con la musica, ma una dose di energia che arriva dalla Riviera dei Fiori e inebria le nostre serate potrebbe offrirci un po’ di più che meritato benessere.
Buon ascolto, amici vicini e lontani!