Nato a Liverpool il 25 febbraio 1943, George Harrison è il mitico chitarrista degli altrettanto mitici Beatles. Il padre elettricista e la madre al servizio di un negozio di drogheria, intuendo ben presto l’amore e la versatilità che George nutriva per la musica, non ostacolarono in alcun modo la passione del figlio contribuendo, nel contempo, anche finanziariamente all’acquisto della prima “vera” chitarra elettrica rigorosamente usata. Ben presto fondò con il compagno di scuola Paul McCartney e John Lennon, amico di quest’ultimo, il gruppo Quarryman, che nel 1960 assume il nome di Beatles.
Dopo lo scioglimento dei Beatles, nel 1970, il chitarrista iniziò ufficialmente la sua carriera da solista, a 27 anni, con l’album All Things Must Pass. Il successo commerciale fu enorme: 7 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Nel 1971 il musicista organizzò un concerto di beneficenza nel neonato Stato del Bangladesh, confermando la sua vicinanza all’India e alle culture orientali. Fu questa la prima iniziativa musicale per fini benefici di portata mondiale.
Tra grandi successi e album più sottotono, l’ex Beatle proseguì nella sua carriera per tutti gli anni Settanta, ma nel 1981, dopo la pubblicazione di Somewhere in England subì un improvviso arresto.Tra grandi successi e album più sottotono, l’ex Beatle proseguì nella sua carriera per tutti gli anni Settanta, ma nel 1981, dopo la pubblicazione di Somewhere in England subì un improvviso arresto. Sempre silenzioso e lontano dalle scene quando non impegnato in progetti artistici, Harrison dichiarò nel 1998 in un’intervista di aver sconfitto un tumore alla gola, secondo lui provocato dal suo ritorno al fumo. Nell’occasione il musicista tranquillizzò i fan, dicendo di essere completamente guarito. Ma si sbagliava, nel luglio 2001 venne diffusa la notizia di un suo ricovero in una clinica svizzera per combattere un tumore al cervello, poi sviluppatosi in un in un cancro a un polmone.
George Harrison è morto prematuramente il 29 novembre 2001, a soli 58 anni a causa di un cancro a Beverly Hills (Los Angeles) nella villa di Ringo Starr, il suo corpo è stato cremato e come aveva chiesto le ceneri, raccolte in una scatola di cartone, sono state poi sparse secondo la tradizione induista nel Gange, il sacro fiume indiano.