Oggi la nave scuola Amerigo Vespucci festeggia i suoi primi 90 di attività dal giorno del varo che avvenne il 22 febbraio del 1931 presso gli stabilimenti nautici di Castellammare di Stabia, alle porte di Napoli, gli stessi dove due anni fa è stata varata la Trieste, la “tuttoponte” che accoglierà i caccia F-35: una scia che unisce l’unità più piccola e antica e quella più grande e moderna. Nata come Regia nave scuola dell’allora Regno d’Italia con Re Vittorio Emanuele III, nave Vespucci è da sempre uno dei simboli della Marina Militare, sfoggiando un’eleganza di legno e tela antica. L’altra magia della Vespucci avviene proprio nel dedalo di ponti che rende la sua stiva un organismo pulsante: oltre agli allievi, lì operano fianco a fianco 250 uomini e donne dell’equipaggio . Ma il compito più importante che la Vespucci porta avanti, è l’addestramento di tutti gli ufficiali di Marina, che al termine del primo anno di Accademia, vivono su questo meraviglioso veliero la loro prima esperienza d’imbarco. “E’ un traguardo a cui arriva avendo percorso più di 800 mila miglia, navigato in tutti i mari del mondo, visitato tutti i continenti. E il bello è che dopo questi primi 90 anni la nave è pronta per affrontarne altrettanti e altri traguardi, perché è stata conservata nel tempo in maniera maniacale” dice il comandante Gianfranco Bacchi, il 122 esimo e uno degli unici tre ad avere superato l’anno di comando del Vespucci.