Non è accettabile che il personale medico di una struttura sanitaria possa commettere un così grave reato, soprattutto ai suoi pazienti. Una famiglia che sceglie l’ospedale per offrire le migliori cure a un loro caro ammalato non può immaginarsi un’atrocità come quella accaduta nell’ istituto della Fondazione Maugeri di Pavia. Un ragazzo di 36 anni, che stava svolgendo lo stage, prima di ricevere l’attestato come operatore sociosanitario, residente a Casteggio, avrebbe colpito al collo, con una serie di forbiciate, un paziente di ben 86 anni. Fortunatamente, l’anziano signore è ancora vivo, ma è stato trasferito al Policlinico San Matteo, per curare le lesioni.
Questo agghiacciante episodio, purtroppo, non è il primo che accade all’interno di una struttura sanitaria, occorrono test e colloqui più approfonditi per conoscere quanta empatia e capacità di gestire situazioni complesse abbiano i nuovi assunti. Un raptus non può essere giustificato: le indagini sono in corso per capire quale motivo, seppur non sia abbastanza giustificabile, abbia scatenato la furia di tentato omicidio al tirocinante. Inoltre, il paziente è invalido, quindi non in grado di difendersi.