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LA SANITA’ NON E’ UNA DECORAZIONE

 

 

La salute degli individui di ogni specie non è un obiettivo secondario da parte di uno stato civile.

Negli ultimi vent’anni, il nostro Paese ha conosciuto grandi progressi, città in cui le facoltà universitarie di Medicina sono celebri in tutto il mondo, come Pavia, e un’elevata quantità di personale, disposto a numerosi sacrifici al fine di portare con onore il proprio titolo e impegno nei confronti dell’ammalato. Non importa il ramo in cui essi si sono specializzati, ma il problema sono i vincoli che la burocrazia, a causa di una mancanza di risorse finanziarie, pone a queste persone, che sarebbero disposte anche gestire interi ospedali, come è successo, infatti, la scorsa primavera, con l’apertura di nuove strutture adatte alla gestione della pandemia: in pochi mesi, ma efficienti come fossero già organizzate da anni.

Scioperi non sono mancati e richieste dai toni gentili, ma la sanità nazionale, ad oggi, è un aspetto non bene amministrato, nonostante molti strumenti disponibili.

Una recente presa di posizione arriva dall’ allegato della Legge di Bilancio, ovvero una Relazione tecnica che illustra in quale forma consistano i tagli della sanità, a partire dal 2023. Questo ulteriore danno, inflitto a un settore molto importante, preoccupa le Regioni, perché la giustificazione non è abbastanza convincente: infatti l’idea sarebbe quella di risparmiare 300 milioni di euro all’anno, grazie all’ introduzione della cosiddetta “intelligenza artificiale”: l’implementazione della tecnologia andrebbe a risparmiare sul personale, in quelle fasi che le si potrebbero affidare; tuttavia, è noto come alcuni comuni non sono ancora raggiunti dalla banda larga di connessione e, di conseguenza, non potrebbero avere questo tipo di gestione.

La dottoressa Barbarah Guglielmana, inorridita di fronte a questo quadro di un futuro incerto e a breve termine, esprime con un tocco artistico come si possa svolgere una professione così fondamentale, se poi non vi sono nemmeno le strutture il personale adeguato.

Ieri, la sua personale protesta, di fronte a Palazzo Lombardia, sede della Regione.

 

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