I Pavesi sono molto legati alla tradizione e c’è chi sostiene addirittura che il panettone sia nato a Pavia. Il quesito che segue è dove viene acquistato il panettone. Ovunque è buono, ma un suggerimento è ben accetto.
Le pasticcerie più quotate sono: Demetrio, Griffini, Vigoni, Antica Pasticerria Casaschi, Barbieri, spadaro e, tra le più recenti, appena dopo Borgo Ticino, Spadaforadessert, molto in voga tra i giovani.
Cesare Angelini, rettore del noto collegio pavese dal 1939 al 1961, trovò tra le carte dell’archivio la ricetta, forse la prima, del futuro panettone.
Nel documento del 600, non si chiamava Panettone, bensì “pane grosso”, il Pane di Natale.
Il documento riportava anche il costo: «Speciarie onze 6 a soldi 6 denari 6 per il pane di Natale». Dopo aver deciso quanto spendere, l’economo borromaico descriveva anche la ricetta per «far 13 pani grossi per dar alli scolari il giorno di Natale» e gli ingredienti «Buttero (il burro), libre 3. Ughetta (l’uvetta) libre 2. Speice (le spezie) onze 5».
La più famosa vuole che il Panettone nacque proprio alla corte di Ludovico Sforza, durante un sontuoso banchetto di Natale.
Un’altra leggenda attribuisce la sua nascita alla corte di Ludovico Il Moro.
Quel che conta per i nostri palati è che esista ancora.