Il 20 novembre del 1954 è stata istituita, per la prima volta, la Giornata universale del bambino e, nel 1959, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Dichiarazione dei Diritti del Bambino.
A New York, il 20 novembre del 1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e la data venne scelta come ricorrenza mondiale, per celebrare la Giornata Internazionale per i Diritti dell’ Infanzia e dell’Adolescenza. L’Italia la ratificò nel 1991.
La Convenzione, a cui hanno aderito 193 Paesi, è composta da 54 articoli e da due Protocolli sui bambini in guerra e sullo sfruttamento sessuale.
I principi fondamentali sono quattro:
1) Principio di non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere assicurati a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
2) Superiore interesse del bambino (art. 3): in ogni decisione, azione legislativa, provvedimento, iniziativa pubblica o privata, l’interesse del bambino o dell’adolescente deve avere la priorità.
3) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini.
4) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.