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Questi ultimi mesi hanno evidenziato, ancora una volta e assai più di prima, come nel discorso pubblico si viva in un eterno e fibrillante presente, dove la storia è completamente rimossa.
Ogni fatto viene presentato come nuovo, gravido di implicazioni oscure per il futuro, ignoto nell’origine e negli sviluppi.
Ogni avvenimento è terreno dello scontro tra Bene e Male, ogni battaglia è quella decisiva, ogni soggetto porta con sé i simboli di una appartenenza
totale e radicale, ogni vittoria, piccola o grande, è un colpo mortale agli “_altri_”.
Come se non fossero mai esistiti millenni di civiltà, di storia, di letteratura, di arte, di cultura. Come se non fosse già tutto avvenuto e già tutto scritto. Come se dovessimo _inventare_ _la_ _ruota_ ogni giorno. Come se non esistesse quel mare magno di umanità che è l’anima.
Eppure basterebbe conoscere la storia, e portare il dovuto rispetto alla cultura e ai nostri padri, per capire che tutto ciò che accade fa parte di una realtà complessa impossibile da piegare ai voleri di chicchessia.
Al contempo, tale realtà non è mai molto diversa da quella che qualcuno, ben prima di noi, ha già vissuto, affrontato e, in qualche modo, risolto.
Non abbiate dubbi che questa cancellazione del passato, in favore di una lettura del presente come _officina_ _continua_ _del_ _futuro_, dove ciascuno forgia il proprio pezzo senza guardare a ciò che è già stato fatto, non sia semplice ignoranza, bensì il frutto del pensiero che vede l’uomo superare gli ostacoli solo grazie alla tecnologia, alla scienza.Si tratta della perversione del pensiero progressista per cui il passato non è altro che una catasta di morti.
Secondo questo pensiero esso va cancellato perché il progresso richiede di inventare il futuro, non può ricalcare il passato: se lo facesse negherebbe se stesso. Contro questa deriva, che nega l’uomo per sostituirlo con una asettica macchina sociale, è necessario che tutti coltivino la storia, l’arte, la letteratura, la cultura e le tradizioni del nostro popolo, a partire dalle piccole cose.
- _Ricordare_, ricordare, _ricordare_. Cit.
Fonte:
_Ricordare_, ricordare, _ricordare_
@Durezzadelvivere (Twitter)
Ricevuto da: Associazione Nazionale Volontari di Guerra
Antonio Rossello