La psicologia è una disciplina che abbraccia numerose spese sfere di contenuti a essa dedicati, La psichiatria, la psicanalisi, la pedagogia e il counseling sono solo alcuni esempi, con qualche legame tra loro, nei quali spicca l’ascolto dell’Altro.
Molto richiesto da una decina di anni, prima l’Istituto Privato “Giovanni Verga”, poi, la Fondazione “Le Vele”, offrono la possibilità di seguire i corsi biennali, per conseguire il diploma di counselor, ovvero la figura che si occupa del concetto che verrà illustrato fra poco. I corsi, nonchè seminari con cadenza mensile, sono tenuti principalmente dal professore Pietro Pontremoli, affiancato da altri numerosi esperti in ambiti legati all’obiettivo.
Il counseling non è una scienza, ma una pratica e consiste nell’aiuto di persone in difficoltà.
Il counselor è, quindi, la figura che possiede competenze umanistiche e che, dopo aver dialogato con il cliente, offre alcune scelte che conducano a una soluzione o, almeno, a un alleviamento dei problemi.
Le basi del counseling si appoggiano sulla psicologia degli anni Settanta: Parsons è stato il primo psicologo ad averne ideato una scuola, fondata su più discipline, poichè il counseling non fosse sinonimo di psicologia, bensì un’applicazione di essa e delle altre connesse.
Una competenza richiesta dal counselor è il “saper leggere dentro” di chi ci si trova davanti, senza porgli molte domande; d’altro canto, chi inizia un percorso di counseling, sa che dovrà esprimere se stesso, non nascondendo dettagli, che potrebbero essere utili a comprendere meglio il caso. Infatti, counseling e dialogo sono sinonimi, solo se si ha la disponibilità di esporre un problema a 360 gradi, l’esito sarà positivo.
La pratica comunicativa utilizzata viene definita “paraconsistenza semantica” ed è una logica in cui si può fermare negare il tutto ognuno può esprimere la propria opinione e non è detto che se l’opinione di un individuo sia corretta quella di un altro non la sia ovviamente dipende dal contesto molti studenti universitari o da professionisti stanno frequentando corsi di questo genere poiché un esperto di relazioni che possono essere dal commerciale a sanitario lo sportivo e ora più che mai nell’ambito scolastico aiuto per i professionisti, che lavorano in quell’ambito.
Infine, pazienza e discrezione sono altri ingredienti importanti nella cosiddetta “relazione d’aiuto”, per una migliore conoscenza di noi stessi e di chi ci circonda: un passo verso un’auspicabile convivenza sociale.